Tanto per chiarire / Just to make it clear


Tanto per chiarire / Just to make it clear

Più che un blog questo è un diario di appunti, dove spesso mi segno e rilancio articoli ed opinion interessanti trovate in giro per la rete.

Cerco sempre di citare e linkare correttamente la fonte originale. Se comunque trovaste roba vostra che volete che tolga o corregga, vi prego di segnalarmelo a Stef@cutillo.eu
This is a notebook -not really a blog- where I often relaunch interesting stuff I find roaming on the net.
I always try to link correctly the original sources. If anyway you find your stuff and want me to remove or correct it, please let me know at Stef@cutillo.eu


Questo blog, ovviamente, non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità e con molta poca coerenza. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 e seguenti.
This is just a silly legal note to state that this (SURPRISE! SURPRISE!)
is not a newspaper or a news publication whatsoever.

martedì 29 dicembre 2009

Vacanze tossiche.

Partiamo il 25 Dicembre, in treno perché non si trova un volo per cinque persone.
Treno di notte. Suona quasi romantico...
... se non fosse che si tratta di viaggiare con tre bambini piccoli, di cambiare treno dopo mezzanotte nella sfigatissima Milano Centrale, di finire il viaggio nei carri bestiame che le FFSS chiamano 'cuccette', e che sto sempre più male: tosse violenta -scaracchi di catarro compresi- mal di gola, l'infezione all'occhio è passata anche all'altro e si è aggravata: ora sembro il manifesto di 28 Days Later.
Va da sé che non chiudo occhio.

Natale è saltato. Festeggiamo il 26. Sto talmente male che crollo subito dopo pranzo.
Per riprendermi, ecco un'occhiata al cocktail di roba sul mio comodino.
Me paro 'n tossico!

quando finisce 'sto 2009?

Finalmente in aeroporto con moglie e bambini,malato come un cane col cimurro (niente voce, una tosse da intossicato, un occhio che inizia a gonfiarsi...), sembra ora di lasciarsi coccolare dai nonni!

L'aereo è ritardato... ancora ed ancora... poi annullato! Bastardi di Sleazyjet!
Per fortuna ho sposato un angelo, che ci inventa un natale alternativo: 24 sera al Cirque du Soleil. Magico! Onirico! (NO! Non voglio dire che mi sono addormentato. Persino i bambini ancora ne parlano!)
Poi un quasi cenone improvvisato con formaggi e fois gras che pensavamo di regalare a parenti o amici, assieme ad Isabelle, nostra compagna di 'sventura' arrivata a Ginevra già rassegnata all'idea di passare Natale da sola.

Il resto alla prossima puntata.

martedì 22 dicembre 2009

My uncle Enrico will never see his home again.

My uncle will never see his home again.
The ceiling of his house in the centre of Paganica fell for the earthquake of last April.
Together with his wife Ivana and daughter Elda, they went through the whole calvary of non maintained promises. They were hosted in common tents for months, wearing second hand clothes distributed by the helping organizations, until they realised the camps were to be evacuated for making space for Berlusconi's circus.
They organized themselves. A relative offered them a roulotte. Another one a space in a garden to park it, far away from work and from the social environment they had always been living in.
Apparently the damages to their ancient house are not structural. They wanted to fix them themselves, to be able to go back home, and than wait for the funds promised by the government.
They were not allowed. They were only allowed to go in once, months later, to collect some personal stuff.
He had a heart attack. He was hospitalised 120 km away from the roulotte they were living in.
Some weeks later, last week, he died. He was 63.
He leaves behind a wife and a daughter. He will never bring them home again. In the home he wasn't allowed to fix himself.

venerdì 18 dicembre 2009

Il saccheggio!

Privatizzano le forze armate!

Che l'incompetente Boris Eltsin abbia potuto regalare la Russia agli oligarchi per un pezzo di pane e qualche campagna elettorale, senza che i Russi, allora digiuni di economia, si rivoltassero, posso capirlo...
... ma che gli Italiani si lascino depredare del proprio patrimonio dagli squallidi oligarchi nostrani, ed accettino di essere lasciati a pagare il conto...
Perché l'unico a reagire (sgangheratamente) è un depresso armato di un souvenir?
Non c'è un leader? Un politico decente, che riesca ad arrestare questo scempio prima che il Paese fallisca?
E non c'è un dannato popolo pronto ad impegnarsi ed a sostenere un tale leader?

Jingle bells...

:D

martedì 15 dicembre 2009

Tentativo di golpe in Kretinistan

Leggo e volentieri condivido come richiesto da Ciro Carpentieri

di Alberto Capece Minutolo
Il Kretinistan è un piccolo stato dell'Eurasia occidentale che, dalla caduta del muro di Berlino, è entrato in una fase di continua fibrillazione. Di modesta estensione, ma ricco di fondi neri, di fondi occulti e di fondi schiena facilmente disponibili, fa gola a molti ed è investito da una lotta per il potere senza tregua. L'altro giorno il primo ministro del Paese Kretin One che in lingua locale vuol dire padre della patria, è stato fatto segno a un grave attentato da parte di un esponente dell'opposizione che lo ha colpito in viso con un'icona della Madonna d'oro fatta di pongo. Costui, per meglio dissimulare le sue intenzioni, ha finto problemi psichiatrici per dieci anni: così ha potuto passare inosservato attraverso le maglie della sicurezza, non distinguendosi per nulla dagli altri fan del premier.
Subito c'è stata la reazione del partito dei fondi schiena che proprio mentre scriviamo sta tentando di abolire le guarentigie costituzionali e di regalare al popolo i due denti persi dal padre della patria: la speranza è che i famosi ratti muschiati del Kretinistan portino doni per Natale.
C'è da registrare la prima chiusura forzata di un quotidiano che il giorno dopo l'attentato: ha titolato "Scontro tra mitomani a Kremilan", l'importante città del Paese dove sono avvenuti i fatti. Sostenitori di Kretin One, hanno violentemente protestato davanti alla sede del giornale e solo la mancanza di farmaci per l'Alzheimer li ha costretti a desistere da un assalto in piena regola.
Anche il web corre pericoli. Un'autorevole portavoce dei fondi schiena, anzi dell'ala oltranzista, detta dei Kretini Totali, ha accusato la rete di aver moralmente istigato l'episodio di violenza e ha suggerito di chiuderla, come è avvenuto alcuni mesi fa nel Subumanistan o di dedicarla solo ad attività ludiche come nel Puttanistan, Paese d'origine della portavoce stessa.
Si vedrà quali saranno gli sviluppi, se gli anti Kretin riusciranno ad arginare la tentazione del premier di diventare dittatore. Nel frattempo l'icona usata per l'attentato è stata esposta in televisione da Kretin Vesp (come avrete intuito, non c'è una grande varietà di nomi nel Kretinistan) un noto ankorman così legato a One che viene comunemente chiamato Vespone. Così l'icona di pongo è diventata quasi un oggetto di culto. E il governo è tentato di farne esporre una copia in tutte le scuole e gli uffici pubblici con lo slogan: chi non ama l'icona non è un vero Kretino.

lunedì 14 dicembre 2009

Cui prodest?

Never a hit was more timely:
right when Berlusconi was having a harder and harder time to answer to the accusations of collusion with Mafia, the scandals with prostitutes (sorry: escorts) and when his attacks to the Constitution were finally being rebuffed by anyone decent in Italy (opposition, institutions, the few decent guys in his own alliance...) ... the statues thrown at his face by a mentally challenged (really) guy made him a martyr.

And Silvio -as the real showman that he is- didn't let the opportunity flee: after having been hit he fought with his bodyguards who where trying to protect him, in order to show his bleeding face to the crowd and the cameras for as long as possible!

Poor Berlusconi! I'm sorry he will have to stay for some days in a hospital for the action of a mentally challenged person!
Poor Italy: I'm desperate that once again Berlusconi managed to stage himself as the victim of the hate that he has been creating and feeding since he launched himself into politics!

Once again I ask myself: Cui prodest? (Who is favoured by it?)
... and the answer is once again the same!

Mi chiedo...

Perché se un rapinatore viene sparato (licenzia poetica) da un gioielliere tutti sono solidali col gioielliere, ma se chi saccheggia una democrazia viene colpito da un cittadino tutti sono solidali con il saccheggiatore?