Tanto per chiarire / Just to make it clear


Tanto per chiarire / Just to make it clear

Più che un blog questo è un diario di appunti, dove spesso mi segno e rilancio articoli ed opinion interessanti trovate in giro per la rete.

Cerco sempre di citare e linkare correttamente la fonte originale. Se comunque trovaste roba vostra che volete che tolga o corregga, vi prego di segnalarmelo a Stef@cutillo.eu
This is a notebook -not really a blog- where I often relaunch interesting stuff I find roaming on the net.
I always try to link correctly the original sources. If anyway you find your stuff and want me to remove or correct it, please let me know at Stef@cutillo.eu


Questo blog, ovviamente, non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità e con molta poca coerenza. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 e seguenti.
This is just a silly legal note to state that this (SURPRISE! SURPRISE!)
is not a newspaper or a news publication whatsoever.

mercoledì 5 maggio 2010

Il Giornale fa schifo

Mi fa incazzare vedere il mio Paese in mano ai servi dei ladri.
L'altro giorno quello stronzo di Sallusti del Giornale (un ossimoro di una sola parola, come dico spesso) si è messo a paragonare D'Alema ed affittopoli e l'acquisto di casa di Ezio Mauro allo schifo della storia di Scajola.

1) D'Alema (che non difendo volentieri) non è accusato di alcun illecito. Aveva una casa in affitto ad equo canone (chi se lo ricorda?) in maniera perfettamente legale, come moltissimi altri politici di tutti i colori. È stata contestata l'opportunità che un politico, dagli introiti ben comodi, potesse avvalersi dell'equo canone presso enti pubblici, e lui è l'unico che ha lasciato per ragioni di opportunità. Gli altri stanno ancora lì, e molti pagano due soldi di affitto per case in cui non abitano neanche e subaffittano a prezzo di mercato (ricordo uno scandalo di uno di centro di qualche anno fa).

2) Ezio Mauro ha risposto ed ha spiegato -citando il codice- che non ha evaso. Anche non fosse vero, al massimo può essere sospettato di un'evasione fiscale puntuale relativa a quell'operazione specifica.

Nulla di comparabile a quella che può solo essere una mazzetta ad un ministro della repubblica da parte di imprenditori che sapevano che in cambio avrebbero ottenuto fior di appalti pagati con i nostri soldi per ben più dell'importo del "regalino".

Pochi anni fa un ministro tedesco dovette dimettersi nella vergogna e rischiò l'arresto per aver lasciato che gli venisse offerta una notte d'albergo.

E noi stiamo qui a discutere se un ministro può accettare un 'regalino' di 900 mila euro (quasi due miliardi delle vecchie lire) da parte di un imprenditore che si è sbranato decine di milioni dei soldi nostri in appalti attribuiti dal governo di cui Scajola fa parte???
Davvero vale la pena discuterne?

Non sto difendendo D'Alema.
Dico che se accettiamo che si compari un affitto ad equo canone (lecito, sebbene inopportuno) con un ministro che prende mazzette da un milione di euro (in cambio di chissà quali appalti) poi non sorprendiamoci se i nostri soldi vengono rubati a centinaia di milioni dai peggiori ladri della storia del Paese, anziché essere spesi per finanziare istruzione, sanità, sicurezza, servizi sociali...

Da troppo tempo abbiamo accettato di fare di tutta l'erba un fascio.
Dobbiamo tornare a saper distinguere e soprattutto a saperci scandalizzare.

Nessun commento:

Posta un commento