Lo dissi nel 2019: "Se Trump rivince (allora) sono cavoli per gli statunitensi. Se vince Biden sono cavoli per il resto del mondo, perché vorrà attaccare la Russia trascinandola in Ucraina e la Cina negando la loro dottrina su Taiwan.
È successo esattamente così (Biden mandò le portaerei a provocare Pechino nel stretto tra Cina e Taiwan) e Trump che è solo un rozzo bullo e di politica non capace niente (meno ancora di politica estera) si è trovato una situazione che è totalmente incapace di gestire anche perché mentre Biden si batteva per mantenere a tutti i costi l'ormai obsoleta egemonia americana, Trump è convinto che l'egemonia americana sia e resti un dato di fatto e il resto del mondo, comunque, non gli interessa.
L'unica sua fortuna è che noi stupidi europei abbiamo eletto, già da tempo, una generazione di idioti che si sono sdraiati subito sulla politica di Biden (il cui primo obiettivo era proprio schiacciare ogni velleità europea di autonomia politica e commerciale) e quindi Trump 2 ci ha trovati già al guinzaglio, infilati mani e piedi nel casino ucraino (il cui obiettivo primario, ripeto, eravamo noi europei) con dirigenti incapaci di uscirne per paura di perdere la faccia. E quindi ha avuto buon gioco a mollarci dentro da soli e ad approfittarne per far cassa sulle armi (come già Biden col petrolio).
Tornando a Biden, la Russia ha retto, quindi lui non ha potuto aprire il fronte Cinese. La Cina (per cui Taiwan autonoma non era un problema, a condizione di poter continuare a rivendicarla internamente) si è presa il tempo di armarsi enormemente ed ora è pronta ad impedire che gli USA usino Taiwan come hanno usato l'Ucraina contro Mosca.
O Taipei abbassa rapidamente la cresta, o temo che Pechino non rischierà di andarci piano come ha fatto inizialmente Putin con Kiev. E temo che accadrà rapidamente, prima che gli Stati Uniti abbiano l'occasione di tornare ad eleggere un presidente vero (e pericoloso). A meno che i cinesi non deciso di attendere che la "guerra civile" americana si aggravi ulteriormente. Sta succedendo già, con Trump che manda i militari nelle città dove lo contestano, anche sfidando espliciti divieti della magistratura.