Tanto per chiarire / Just to make it clear


Tanto per chiarire / Just to make it clear

Più che un blog questo è un diario di appunti, dove spesso mi segno e rilancio articoli ed opinion interessanti trovate in giro per la rete.

Cerco sempre di citare e linkare correttamente la fonte originale. Se comunque trovaste roba vostra che volete che tolga o corregga, vi prego di segnalarmelo a Stef@cutillo.eu
This is a notebook -not really a blog- where I often relaunch interesting stuff I find roaming on the net.
I always try to link correctly the original sources. If anyway you find your stuff and want me to remove or correct it, please let me know at Stef@cutillo.eu


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This is just a silly legal note to state that this (SURPRISE! SURPRISE!)
is not a newspaper or a news publication whatsoever.

domenica 14 luglio 2013

Fights fought by people who don't know what they are talking about.

I have a non politically correct question:

Whenever the Catholic Church tries to set rules regarding the sexuality and family, everybody agrees that they should better make a family on their own, before wanting to impose us how to deal with our ones.
How comes that when a feminist, single, does the same, nobody dares expressing the same doubt? 

Contro il femminicidio

Qualche giorno fa l'Italia intera si è infuriata quando non so più quale idiota leghista ha detto che la ministro Kyenge avrebbe dovuto andare a scusarsi con una donna che era stata stuprata da un immigrato. Qual'era la connessione tra lo stupratore e la Kyenge? Sono ambedue neri.
Io oggi dovrei andare a scusarmi con le vittime della violenza dei propri ex/compagni/mariti, perchhé sono un uomo?
Per me un omicidio è comunque un omicidio di troppo (omicidio, da 'Homo': essere umano. In latino uomo si diceva 'Vir').
Eppure anch'io mi scopro a pensare che la violenza su una donna sia anche peggiore che quella su un uomo.
Mi sento in colpa di pensare una cosa tanto ingiusta e in fondo sessista, ma sono imbevuto di quella tradizionale cultura maschile che per me significa che una donna va protetta prima ancora di uomo, mentre oggi mi sento spesso accusare (in quanto uomo) addirittura del contrario.
Anni fa, dissentendo in una discussione con una persona di colore, mi sentii dire di pensarla in un certo modo perché ero bianco.
"Chi è il razzista tra noi due?", gli chiesi.
Oggi mi sento spesso accusare di pensare in termini di parità di sessi (e non in favore delle donne) perché sono un uomo.
Chi è il/la sessista.
La cultura (soprattutto in certi ambienti) va cambiata certamente.
Ma uno degli errori culturali che vanno cambiati per primi è la convinzione che la prevenzione di razza, genere, gusti sessuali, si combatta rimpiazzandola con un'altra prevenzione.
Il razzismo contro i neri non va sostituito col razzismo contro i bianchi. Il sessismo contro le donne non va sostituito col sessimo contro gli uomini. L'omofobia non si combatte con la prevenzione contro gli eterosessuali.
Ed il "femminicidio" (che in Italia, dati alla mano, non è un'emergenza, non è in aumento e fa meno vittime che nella gran parte dei Paesi europei, soprattutto dei più civili Paesi nordici) non si combatte inventando slogan pubblicitari venduti da neologismi ("femminicidio") né tantomeno accusandone in blocco una categoria di persone che in gran parte condividono invece la stessa battaglia.