Ridicolo che in Italia si continui a rimettere in discussione inno e bandiera, come se fossimo al televoto di Sanremo!
Sono simboli che hanno senso solo in quanto tali, immutabili, di riferimento.
Un inno è un simbolo di unità. Chi si divide su quale dovrebbe essere non ha capito di cosa si tratti e si dimostra non qualificato per parlarne credibilmente.
Ancora più ridicolo chi vorrebbe un inno operistico, in nome della grande tradizione musicale italiana, ecc. ecc.
Come chiedere di sostituire la bandiera con una riproduzione del Giudizio Universale di Michelangelo.
Per non parlare dei tifosi del "Va' pensiero". Lo so che fu composta come critica metaforica al "faraone" austriaco, ma è un canto di esilio. Che c'entra con l'Italia? Al limite potrebbe essere l'inno degli emigranti!
Infine una considerazione. Tra le tante proposte, dalla Leggenda del Piave (che io amo e uso come suoneria) alla proposta di usare l'intero testo del Canto degli Italiani, al Va' pensiero, si tratta sempre di testi puramente settentrionalisti ed anti austriaci. Come se la Storia d'Italia si riducesse all'annessione di Lombardia e Triveneto strappate all'odiato invasore austriaco ed il resto d'Italia (geograficamente e storicamente) non contasse nulla.
Nei versi dell'Inno Nazionale Italiano (quelli adottati come inno, non la versione completa del Canto) si parla di Italiani, di fratellanza, di orgoglio, di lotta comune e spirito di sacrificio.
In maniera superficiale, non analitica. In maniera tronfia e retorica, come ci si aspetta da un inno.
A me sta bene così.
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Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
https://youtu.be/DeDmsIMwQX8
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