Tanto per chiarire / Just to make it clear


Tanto per chiarire / Just to make it clear

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venerdì 23 ottobre 2009

Obiezione da incoscienza!

MA PORCO DI UN PORCO DDIO!
I vescovi se ne escono con un'altra cazzata delle loro e non c'è uno, dico uno, dei politici della re-ex-pubblica che li invita a smettere di dire cazzate!!!

Stavolta mons. Crociata (in nomen omen!) se ne esce in difesa dell'obiezione di coscienza per i farmacisti!
Secondo lui la (già assurda) legge 194 che permette ai medici di rifiutarsi di praticare l'aborto, andrebbe applicata anche ai farmacisti che potrebbero così rifiutarsi di vendere pillole abortive, anticoncezionali etc.

Di questo passo un medico avrà il diritto di non curare un moribondo se gli sta sui coglioni!!!
Un poliziotto avrà il diritto di non arrestare un delinquente se gli sta simpatico!
Un pompiere ecologista di lasciarti bruciare dentro casa se gli gira che per lui è più importante non sprecare l'acqua!

L'obiezione di coscienza è stata teorizzata e codificata per permettere a chi non voleva uccidere di rifiutarsi di diventare un militare, quando questo era obbligatorio. Ma diventare un medico o un farmacista non è mai stato obbligatorio!

Se non vuoi vendere pillole non fare il farmacista! Fai l'autista di autobus, il paracadutista, il linotipista....
Se non vuoi praticare l'aborto non occuparti di maternità. Vai a fare il contadino (o al limite -per non sprecare le conoscenze mediche acquisite- fai il dermatologo, il proctologo, il nefrologo...).

Ma se hai scelto di praticare una professione nell'interesse pubblico, devi fare l'interesse di coloro che stai servendo, nel rispetto delle loro convinzioni, non delle tue. Le tue convinzioni personali le applicherai quando riguarderanno te. Sarai tu a scegliere di avere quel figlio non voluto! Non puoi imporlo agli altri solo perché loro non hanno le competenze per fare a meno di te!

Così non salverai di certo l'anima di nessuno. Men che meno la tua!
Rischierai solo di lasciar morire delle ragazzine ridotte a tentare l'aborto clandestinamente o di rovinare la vita di gente che si era rivolta a te con fiducia e speranza.

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